sabato 5 settembre 2009

Trasparenza per gli aiuti umanitari

Fonte: Cooperazione Italiana allo Sviluppo



”Occorre moralizzare il mercato dell’aiuto umanitario, un mercato in piena espansione, rafforzando i dispositivi di controllo a monte e di valutazione a posteriori, se vogliamo che sia pienamente efficace e che l’aiuto raggiunga davvero le popolazioni bisognose”: è la raccomandazione di un ricercatore francese, Laurent Vidal, ospite a Dakar (Senegal) di una conferenza sul tema dell’antropologia dell’aiuto umanitario allo sviluppo.
In un’intervista al quotidiano Walfadjri, Vidal ha messo in guardia da alcune organizzazioni non governative (Ong) di facciata che hanno solo interessi di lucro. ”Nel momento in cui nel Nord del mondo si pensa di poter aiutare e nel Sud esistono persone che pensano di poter svolgere un ruolo d’intermediazione – ha sostenuto il ricercatore - viene a crearsi un mercato, con il rischio di assistere a sottrazioni di fondi”.
D’altro canto, aggiunge Vidal, senza Ong sta ai governi gestire gli aiuti nella massima trasparenza, una condizione non sempre garantita. Partendo dal caso dell’Arca di Zoe, organizzazione francese protagonista nel 2007 di uno scandalo di adozioni illegali di bambini del Ciad, Vidal ha guidato una ricerca sul tema dell’”antropologia dell’aiuto umanitario e dello sviluppo” e i suoi effetti sulle dinamiche sociali. (Misna)

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