domenica 29 maggio 2011

Donazioni, sette regole per evitare i truffatori

Fonte: superabile.it

Le regole per tutelarsi ed evitare le truffe stilate dall'Istituto italiano della donazione (Iid). ''La presenza di un testimonial non è garanzia di affidabilità". Guidotti, presidente dell'Istituto: "Raccogliere informazioni sull'associazione e chiedere materiale di ritorno"


Volete fare un donazione a una Ong impegnata in progetti di solidarietà e volete essere sicuri che il vostro denaro vada a buon fine? La notizia diffusa oggi dell'accusa per truffa aggravata i danni dell'attore Edoardo Costa (protagonista della soap opera "Vivere"), che si sarebbe impossessato di 570 mila euro che aveva invece raccolto per beneficenza, fa scattare un campanello d'allarme. 
Esistono degli strumenti per tutelarsi ed evitare le truffe. L'Istituto italiano della donazione (Iid), ha messo a disposizione un elenco di sette regole per mettere i donatori al riparo di potenziali truffatori. Andare sul sito internet dell'associazione o della Ong per raccogliere informazioni dettagliate sulle sue attività è il primo passo. Può essere utile anche procurarsi delle pubblicazioni o contattare i responsabili dei progetti per ottenere informazioni in modo diretto.


L'Iid suggerisce poi di "verificare se l'associazione rende nota la sua struttura, se spiega quali sono i suoi organi di governo e di controllo, la sua missione. Per quanto riguarda i progetti, è importante che siano illustrate le finalità, le modalità di realizzazione, i costi, i tempi, i risultati attesi e che siano indicati gli eventuali partner". Anche la pubblicazione del bilancio economico, del rapporto annuale delle attività (bilancio sociale o di missione) in cui siano specificati costi e risultati ottenuti, sono indicatori di serietà e trasparenza. "Il donatore deve informarsi, raccogliere informazioni sull'associazione, chiedere materiale di ritorno - spiega Maria Guidotti, presidente dell'Istituto italiano della donazione -. Inoltre le donazioni dovrebbero essere fatte con un bonifico su conto corrente, o comunque essere tracciabili, in modo da rendere più facile il rilevamento di un'eventuale truffa". Un avvertimento anche sulla presenza di eventuali testimonial celebri, che possono essere utili per far conoscere un progetto, "ma la presenza del volto di un personaggio celebre non è di per sé garanzia di serietà", conclude Maria Guidotti.


"Per scongiurare il rischio truffe, l'Agenzia per il terzo settore ha emanato sei mesi fa le linee guida sulla raccolta fondi. Nel 2012 sarà disponibile un elenco delle associazioni che hanno aderito", aggiunge Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia per il Terzo settore. Un elenco pubblico, che sarà consultabile online e che darà agli utenti una garanzia in più sulla trasparenza dell'associazione. "Dobbiamo continuare a denunciare e perseguire chiunque commetta delle truffe in questo settore - conclude Zamagni - ma non bisogna fare di ogni erba un fascio. Ci sono migliaia di persone che si impegnano in maniera irreprensibile. Le donazioni devono aumentare". 

giovedì 26 maggio 2011

Edoardo Costa indagato per truffa ai danni dei bambini africani


Fonte. Corriere
L'ex protagonista di "vivere" si sarebbe appropriato di circa 570 mila euro versati in beneficenza


Milano - Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti dell'attore Edoardo Costa, già protagonista della soap opera «Vivere». L'attore è accusato di truffa aggravata, appropriazione indebita, falso ideologico e materiale e uso di atto falso. Secondo il pm di Milano Bruna Albertini, si sarebbe appropriato di circa 570 mila euro versati in beneficenza alla associazione a favore dei bambini dei Paesi poveri da lui fondata, C.I.A.K.. Secondo la ricostruzione dei finanzieri, l'associazione benefica avrebbe destinato realmente allo scopo dichiarato solo una piccola percentuale del denaro raccolto: dei circa 650mila euro raccolti, solo 80mila sarebbero stati destinati all'assistenza dei bambini. Per gli investigatori la cifra raccolta potrebbe anche essere «molto superiore, poiché non è stato possibile quantificare tutto il denaro drenato nel corso dei vari eventi. Questo perché nella maggior parte dei casi la onlus raccoglieva denaro contante, di difficile tracciabilità».

I libri fotografici - Sono stati inoltre sottoposti a sequestro 7.325 libri fotografici, relativi ai progetti benefici promossi dall'associazione, le cui spese di realizzazione sono state pagate utilizzando denaro proveniente dalle oblazioni di aziende o privati cittadini. L'attività investigativa è nata dopo alcuni servizi televisivi di "Striscia la Notizia" e "Italian Job", in cui si avanzavano dubbi sulle somme raccolte in occasione di eventi e serate di beneficenza. L'inchiesta, nata nel 2008 in seguito alle denunce andate in onda in tv, si riproponeva di verificare se le somme raccolte in occasione di eventi e serate di beneficenza, attraverso la C.I.A.K., l'associazione senza scopo di lucro, fondata e presieduta dallo stesso attore, fossero state effettivamente destinate alle attività progettuali pubblicizzate in favore di soggetti bisognosi: in particolare aiutare i bambini dei Paesi più poveri nel mondo, ai quali però secondo investigatori e inquirenti, sarebbe arrivato ben poco di questo denaro. Costa, che ora rischia il processo, è così indagato per truffa aggravata, appropriazione indebita, falso ideologico e materiale e uso di atto falso.

mercoledì 25 maggio 2011

Edoardo Costa, chiuse indagini su beneficenza

L'attore e' accusato di essersi impossessato di 570mila euro per i bambini.


Fonte ANSA



MILANO - La Procura di Milano ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti del noto attore di fiction, tra cui 'Vivere', Edoardo Costa, accusato di essersi appropriato di circa 570 mila euro versati in beneficenza alla associazione a favore dei bambini dei Paesi poveri da lui fondata, C.I.A.K.. Nelle indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal pm Bruna Albertini, sono ipotizzati i reati di truffa, falso e appropriazione indebita. L'inchiesta è nata dopo alcuni servizi televisivi di Striscia la Notiza e Italian Job. La Gdf in queste ore sta notificando l'avviso di conclusione dell'inchiesta.


L'inchiesta, nata nel 2008 in seguito alle denunce andate in onda in tv, si riproponeva di verificare se le somme raccolte in occasione di eventi e serate di beneficenza, attraverso la C.I.A.K., l'associazione senza scopo di lucro, fondata e presieduta dallo stesso attore, fossero state effettivamente destinate alle attività progettuali pubblicizzate in favore di soggetti bisognosi: in particolare aiutare i bambini dei Paesi più poveri nel mondo, ai quali però secondo investigatori e inquirenti, sarebbe arrivato ben poco di questo denaro. In base alla la ricostruzione dei finanzieri, la Onlus avrebbe destinato realmente allo scopo dichiarato solo una piccola percentuale del denaro ricevuto in beneficenza. Dei circa 650.000 euro raccolti, solo 80.000 sarebbero stati destinati all'assistenza dei bambini. Si ritiene però che la cifra raccolta sia stata in realtà molto superiore, poiché non è stato possibile quantificare tutto il denaro drenato nel corso dei vari eventi. Questo perché nella maggior parte dei casi l'associazione raccoglieva denaro contante, di difficile tracciabilità. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro 7.325 libri fotografici, relativi ai progetti benefici promossi dall' associazione, le cui spese di realizzazione sono state pagate utilizzando denaro proveniente dalle oblazioni di aziende o privati cittadini. Costa, che rischia il processo, è così indagato per truffa aggravata, appropriazione indebita, falso ideologico e materiale e uso di atto falso.

venerdì 20 maggio 2011

Questua per la onlus: una truffa

Buscoldo, Casa del Sole in allarme per una finta raccolta fondi
di Francesco Abiuso
Fonte: Gazzetta di Mantova


CURTATONE. Drin, suona il campanello di casa. Al portone c'è una donna di mezza età con un cesto pieno di fiori. «Prenda», è l'invito. Poi la richiesta: «Sto raccogliendo fondi per la Casa del Sole, mi dà otto euro?». Così capita da un paio di giorni a Buscoldo. Ma è una truffa.
Una truffa che colpisce soprattutto gli anziani, per approfittarsi della loro buona fede. A dare l'allarme è la stessa Casa del Sole, la storica istituzione di San Silvestro di Curtatone, fondata da Vittorina Gementi, che da oltre quarant'anni si occupa della riabilitazione dei minori con varie forme di disabilità. Un'istituzione molto ben voluta, tanto che ogni anno riceve tantissime offerte. Ma la stessa associazione ha spesso precisato di non andare mai a chiedere soldi casa per casa. Ecco perché la voce che qualcuno stesse chiedendo offerte, a domicilio, ha subito insospettito un uomo che ha il proprio figlio ricoverato a San Silvestro.

La sua segnalazione ha messo subito in allarme la Casa del Sole, che ieri mattina ha diramato un comunicato che definisce «persone a noi sconosciute e non autorizzate» coloro che chiedono soldi. «La Casa del Sole non raccoglie offerte porta a porta» precisa, mettendo a disposizione un numero di telefono (0376-479714) per segnalare episodi analoghi a quelli raccontati. La stessa onlus ha già avvertito i carabinieri di quanto accaduto a Buscoldo e sta valutando l'opportunità di una denuncia.

Non è l'unico caso di truffa di questi giorni. L'agenzia delle Entrate di Mantova segnala che finti dipendenti del fisco chiamano i contribuenti a nome dell'agenzia per vendere abbonamenti a
riviste di settore promettendo in cambio un trattamento benevolo da parte del Fisco. Tutto falso.

martedì 3 maggio 2011

Cina: il bluff del filantropo più generoso del mondo

Di Claudia Astarita
Fonte: Panorama


Alla Repubblica popolare piace stabilire nuovi record. E fra qualche mese (anche) il filantropo più generoso del mondo potrebbe essere cinese. Ad autocandidarsi è stato Chen Guangbiao in persona, presidente della Jiangsu Huangpu Recycling Resources Corporation, che ha convocato i media orientali per pubblicizzare il suo nuovo progetto: andare a Wall Street a distribuire hong bao -le bustine rosse in genere scambiate in occasione del capodanno cinese- pieni di dollari. Tutto questo nonostante anche la sua azienda abbia risentito negli ultimi mesi degli effetti delrallentamento dell’economia internazionale.
Per dimostrare di essere interessato più ad aiutare i poveri che a rincorrere la notorietà, Chen Guangbiao ha invitato numerose celebrità americane ad affiancarlo in questa sua impresa. Ma è evidente che non intende farsi rubare la scena visto che ha già deciso di partire con al seguito una banda dello Shaanxi -che verrà pagata circa un milione e mezzo di dollari, inclusi i costi del trasporto e del pernottamento. Il compito dell’orchestra sarà quello di intrattenere il pubblico di Wall Street, e di sottolineare che, anche se alla fine decideranno di unirsi all’iniziativa volti noti americani, l’idea è al 100% cinese.
Una nobile iniziativa o un ingegnoso bluff? Scavando nel passato del presunto filantropo, l’interpretazione più corretta sembra essere la seconda. Sembra infatti che l’azienda di Chen Guangbiao abbia registrato grosse perdite anche nei sei anni precedenti al 2009 e contratto ingenti debiti negli ultimi mesi. Non solo: non c’è traccia ne’ dei 30 milioni di Euro spesi in donazioni lo scorso anno ne’ dei centomila inviati per soccorrere Haiti dopo il terremoto, o dei centomila inviati, per la stessa ragione, in Cile. Questo perché, ha denunciato un quotidiano cinese, il presunto filantropo avrebbe già da tempo assunto l’abitudine di millantare opere di bene per conquistarsi il favore delle autorità locali e aggiudicarsi, come implicita ricompensa, le gare di appalto locali i cui introiti gli permettono dievitare la bancarotta.