martedì 3 maggio 2011

Cina: il bluff del filantropo più generoso del mondo

Di Claudia Astarita
Fonte: Panorama


Alla Repubblica popolare piace stabilire nuovi record. E fra qualche mese (anche) il filantropo più generoso del mondo potrebbe essere cinese. Ad autocandidarsi è stato Chen Guangbiao in persona, presidente della Jiangsu Huangpu Recycling Resources Corporation, che ha convocato i media orientali per pubblicizzare il suo nuovo progetto: andare a Wall Street a distribuire hong bao -le bustine rosse in genere scambiate in occasione del capodanno cinese- pieni di dollari. Tutto questo nonostante anche la sua azienda abbia risentito negli ultimi mesi degli effetti delrallentamento dell’economia internazionale.
Per dimostrare di essere interessato più ad aiutare i poveri che a rincorrere la notorietà, Chen Guangbiao ha invitato numerose celebrità americane ad affiancarlo in questa sua impresa. Ma è evidente che non intende farsi rubare la scena visto che ha già deciso di partire con al seguito una banda dello Shaanxi -che verrà pagata circa un milione e mezzo di dollari, inclusi i costi del trasporto e del pernottamento. Il compito dell’orchestra sarà quello di intrattenere il pubblico di Wall Street, e di sottolineare che, anche se alla fine decideranno di unirsi all’iniziativa volti noti americani, l’idea è al 100% cinese.
Una nobile iniziativa o un ingegnoso bluff? Scavando nel passato del presunto filantropo, l’interpretazione più corretta sembra essere la seconda. Sembra infatti che l’azienda di Chen Guangbiao abbia registrato grosse perdite anche nei sei anni precedenti al 2009 e contratto ingenti debiti negli ultimi mesi. Non solo: non c’è traccia ne’ dei 30 milioni di Euro spesi in donazioni lo scorso anno ne’ dei centomila inviati per soccorrere Haiti dopo il terremoto, o dei centomila inviati, per la stessa ragione, in Cile. Questo perché, ha denunciato un quotidiano cinese, il presunto filantropo avrebbe già da tempo assunto l’abitudine di millantare opere di bene per conquistarsi il favore delle autorità locali e aggiudicarsi, come implicita ricompensa, le gare di appalto locali i cui introiti gli permettono dievitare la bancarotta.

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