mercoledì 29 giugno 2011

Lady Gaga fa beneficenza, ma la accusano di Truffa

Fonte Leggo 29 06 2011


NEW YORK – La pop star americana Lady Gaga è stata denunciata da uno studio legale del Michigan che l’accusa di aver tenuto per sè una parte dei profitti della vendita di un braccialetto, i cui proventi dovevano essere integralmente versati alle vittime del sisma/tsunami che ha colpito il Giappone.


Nella denuncia, presentata venerdì scorso – precisa lo studio 1800lawfirm.com in un comunicato – si rimprovera a Lady Gaga e alla sua casa discografica Universal e alla società di prodotti promozionali Bravado di non essere stati trasparenti nella loro comunicazione sulla vendita del braccialetto. Dopo la catastrofe che ha colpito il Giappone lo scorso marzo, Lady Gaga aveva creato e messo in vendita un braccialetto di plastica: i proventi della vendita dovevano essere interamente versati alle vittime, come afferma il sito internet della cantante. Di colore bianco, il braccialetto è venduto a cinque dollari e vi è scritto sopra in colore rosso, in inglese e in giapponese, ‘We pray for Japan’. Secondo la denuncia però, la star e i suoi partner «hanno gonfiato le spese di trasporto» e hanno «tenuto una parte dei proventi della vendita». «Questa denuncia senza fondamento – ha dichiarato Holly Shakoor, una portavoce di Lady Gaga in una e-mail all’Afp – distoglie l’attenzione dalla generosità dei fan in tutto il mondo che sostengono il popolo giapponese». «Tutti e cinque i dollari pagati per acquistare ogni braccialetto vanno alle vittime», ha aggiunto, sottolineando che Lady Gaga «ha impegnato fondi personali in questa causa e continuerà a sostenere le vittime della catastrofe»

giovedì 23 giugno 2011

Smascherata finta Onlus con giro d'affari di 400 mila euro


Fonte: reggionline 22/06/2011


L'associazione, un circolo con 2.500 soci, è stata scoperta dall'Agenzia delle Entrate di 
Reggio
REGGIO - Caricavano ogni singola bevanda anche del 400% facendo oltre 40mila consumazioni in un anno per un giro d’affari di oltre 370 mila euro. Il tutto, ovviamente, assolutamente e rigorosamente in nero. Questo è quanto scoperto dall’Agenzia delle Entrate di Reggio che ha condotto alcuni accertamenti fiscali di concerto con la Siae sull’attività di un circolo che celava i propri ingiusti profitti sotto le vesti di un'associazione Onlus (e quindi senza scopi di lucro). Con 2.500 tesserati l'associazione aveva una vera e propria natura commerciale e poteva vantare una media di 800 consumazioni a singola serata per un totale di 25mila ingressi con tanto di ticket di accesso di importo variabile in funzione all'evento. Per non farsi mancare proprio nulla l’attività del circolo era abbondantemente pubblicizzata su un sito web con opuscoli e locandine in cui non vi era traccia della natura delle iniziative come “attività culturali”.

domenica 19 giugno 2011

Siria: il cugino di Al Assad lascia il suo Business per dedicarsi alla beneficenza

di Ahmed Lulu 
Fonte: Global Voices online



Il 16 giugno, alla vigilia di un nuovo Venerdì di protesta in Siria, la televisione di stato siriana ha annunciato che l'uomo d'affari Rami Makhlouf (41), lascierà il lavoro per dedicarsi alla beneficenza.


Su Twitter, Nasser H. Al-Shaikh è stato il primo a riferire la notizia, parlando al canale di informazioni Al Arabiya:
AlArabiya: Syrian businessman Ramy #Makhlouf gives up his properties to the state #Syria #Assad
In un altro Twitter, spiega:
#Makhlouf is a cousin of President #Assad & according to FT he's thought to control up to 60% of #Syria's economy. http://is.gd/c9zF3v
Immediatamente ci sono state reazioni.
RevolutionSiria, una delle fonti principali su Twitter sulle novità della rivoluzione Siriana ha commentato:
I would laugh if this wasn't so disgusting. #Makhlouf says he'll devote profits from his business to charity…. http://fb.me/TdWulPXB
Il tweete di MagdyBasha123 ha espresso scetticismo scrivendo
#somebodytellmewhy #daddysays #wakemeup whn Rami #Makhlouf is prosecutd 4 corruption & not given red carpet trtmnt as #philanthrapist #SYRIA
Altri hanno accolto favorevolmente la decisione, ma hanno sottolineato che questo non è sufficiente per soddisfare le richieste dei manifestanti. Lasyrie ha tweetato:
Rami #Makhlouf, steals us and now wants to give us back our money, great, but stealer must be judged. #syriatel #syria #syria #liban
Venerdì 17, i manifestanti che sono scesi per le strade della Siria come ogni Venerdì degli ultimi tre mesi, hanno risposto alla decisione Rami Makhlouf `chiedendo di rinunciare alle sue imprese.


Makhklouf è stato accusato dai manifestanti di corruzione e di monopolio su ogni tipo di attività in Siria, dalle telecomunicazioni ai media al settore immobiliare. E' stato anche accusato di coinvolgimento diretto nella pesante repressione sui manifestanti. Il fratello Rami, il colonnello Hafez Makhlouf, è il vice capo della Direzione Generale della Sicurezza e capo dei servizi segreti di Damasco.

giovedì 9 giugno 2011

Terzo settore: muove business da 60 mld. difficili rapporti con mercato


Fonte: Asca

(ASCA) - Roma, 8 giu - Il terzo settore e il mondo cattolico contribuiscono al PIL italiano per il 5% e occupano in forma retribuita almeno 750.000 persone, con un giro d'affari di oltre 60 miliardi di euro, ma il rapporto con il mercato risente di profonde difficolta' di diverso genere. 
Da parte del mondo religioso e del non profit gli acquisti sono una funzione problematica; da parte delle aziende non si riesce a cogliere tutte le opportunita' offerte da un'area economico-sociale che potrebbe rappresentare un polmone significativo di business. 
E' quanto emerge da una ricerca commissionata da Sevicol (struttura che da quasi cinquant'anni e' al servizio del dialogo tra comunita', enti religiosi, servizi sociali e aziende) a Lexis Ricerche e Gruppo Arete', i cui primi risultati saranno resi noti a Roma nell'ambito di un convegno, il 14 giugno dal titolo: ''Mondo cattolico, terzo settore e comunita': il rapporto con il mercato in tempi di crisi economica''. 
Intervengono rappresentanti primari delle realta' cattoliche e non profit e istituzioni del mondo economico e politico. 
Terra' una relazione S.E. 
Cardinale Giovanni Battista Re, che celebrera' una Messa inaugurale. 
A fronte dei nuovi scenari sociali, Sevicol ha creato un osservatorio permanente che rendera' noti i primi risultati al convegno del 14, e un portale (www.sevicol.it) le cui finalita' saranno illustrate nel corso dei lavori. 
Nel 2010, gli investimenti lordi in marketing sociale in Italia sono stati pari a 198 milioni di euro, con una crescita del 3,3% rispetto al 2009. 
Per le aziende, quindi, essere presenti sul portale Sevicol rappresentera' una via preferenziale per restare in contatto con un settore che contribuisce senz'altro a muovere l'economia.

mercoledì 8 giugno 2011

Frode per 3 miliardi, indagato Verdiglione

Sequestrate 2 ville nel milanese, chiusa inchiesta per 26 persone.


Fonte ANSA



MILAN - La Guardia di finanza di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 26 persone tra cui lo psicanalista Armando Verdiglione, accusati a vario titolo di emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, truffa in danno di istituto di credito per ottenere finanziamenti, truffa ai danni dello Stato e cioe' del ministero per i Beni culturali e appropriazione indebita. L'inchiesta che e' stata coordinata dal pm milanese Bruna Albertini ha portato inoltre il gip Cristina Mannocci a disporre il sequestro preventivo di due ville storiche in provincia di Milano tra cui Villa San Carlo Borromeo di Senago (ospita una delle sedi dell'Universita' del Secondo Rinascimento), il cui valore complessivo e' di circa 300 milioni di euro.


Nel corso delle indagini che sono iniziate circa due anni fa sono state scoperte fatture per operazioni inesistenti per circa 3 miliardi di euro mentre l'Iva evasa sarebbe stata, secondo gli accertamenti, di 300 milioni di euro. Armando Verdiglione negli anni '80 e' stato al centro di una serie di vicende giudiziarie relative all'attivita' sua, della sua fondazione e dei suoi collaboratori.


Le indagini della Guardia di Finanza, che hanno portato ad accertare un giro di fatture false per circa tre miliardi di euro, hanno riguardato un gruppo societario composto da associazioni culturali, fondazioni e onlus, riferibili allo stesso Verdiglione, che e' indagato con altre 25 persone, tra cui la moglie Cristina Frua De Angeli e altri collaboratori. Le Fiamme Gialle, durante gli accertamenti hanno scoperto un rilevante giro di transazioni finanziarie supportate da operazioni economiche fittizie - tra cui consulenze aziendali, commerciali e di marketing, corsi di formazione e di vendita e acquisto di opere d'arte - finalizzato all'evasione fiscale e ad ottenere linee di credito indebite da parte delle banche.


L'inchiesta ha portato alla luce anche fatture false per lavori edili riferibili alle dimore storiche del gruppo, e cioe' anche alle due ville sequestrate (la S.Carlo Borromeo di Senago e Villa Rasini di Medolago) con lo scopo di beneficiare di sovvenzioni pubbliche, visto l'interesse architettonico di due degli edifici. Tra le accuse contestate agli indagati, anche l'associazione a delinquere finalizzata all'emissione e all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

lunedì 6 giugno 2011

Maxi evasione da tre miliardi 26 denunce in fondazioni e Onlus

Fonte: Il Giorno


I finanzieri si sono imbattuti in un rilevante giro di transazioni finanziarie, supportate da operazioni economiche fittizie. Tra gli indagati un noto psicanalista. Sequestrate ville storiche per un valore di 300 milioni di euro



Milano, 7 giugno 2011 - La Guardia di finanza di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini nei
confronti di 26 persone tra cui lo psicanalista Armando Verdiglione, accusati sia pure a vario titolo di emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, truffa in danno di istituto di credito per ottenere finanziamenti, truffa ai danni dello Stato e cioe' del ministero per i Beni culturali e appropriazione indebita.
L'inchiesta che e' stata coordinata dal pm milanese Bruna Albertini ha portato inoltre il gip Cristina Mannocci a disporre il sequestro preventivo di due ville storiche in provincia di Milano tra cui Villa San Carlo Borromeo di Senago (ospita una delle sedi dell'Universita' del Secondo Rinascimento), il cui valore complessivo e' di circa 300 milioni di euro.  Nel corso delle indagini che sono iniziate circa due anni fa sono state scoperte fatture per operazioni inesistenti per circa 3 miliardi di euro mentre l'Iva evasa sarebbe stata, secondo gli accertamenti, di 300 milioni di euro. 


Le indagini della Guardia di Finanza, che hanno portato ad accertare un giro di fatture false per circa tre miliardi di euro, hanno riguardato un gruppo societario composto da associazioni culturali, fondazioni e onlus, riferibili secondo gli investigatori allo stesso Verdiglione, che e' indagato con altre 25 persone, tra cui la moglie Cristina Frua De Angeli e altri collaboratori. Le Fiamme Gialle, durante gli accertamenti hanno scoperto un rilevante giro di transazioni finanziarie supportate da operazioni economiche fittizie - tra cui consulenze aziendali, commerciali e di marketing, corsi di formazione e di vendita e acquisto di opere d'arte - finalizzato all'evasione fiscale e ad ottenere linee di credito indebite da parte delle banche.


L'inchiesta ha portato alla luce anche fatture false per lavori edili riferibili alle dimore storiche del gruppo, e cioe' anche alle due ville sequestrate (la S.Carlo Borromeo di Senago e Villa Rasini di Medolago) con lo scopo di beneficiare di sovvenzioni pubbliche, visto l'interesse architettonico di due degli edifici. Tra le accuse contestate agli indagati, anche l'associazione a delinquere finalizzata all'emissione e all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Tre tazze di tè…vuote: le palle di Greg Mortenson

di Enrico Crespi
Fonte: crespienrico


A proposito di scuole funzionanti e non, una trasmissione televisiva americana e un inchiesta fatta sul posto da Jon Krakauer (Three Cups of Deceit)  hanno rilevato alcune sorpresine. Greg Mortenson, come tanti nel bel mondo della cooperazione, sembrerebbe un gran contaballe. Lo ricordiamo autore del best seller strappalacrime Tre tazzè di tè (Rizzoli Editore, euro 9 in saldo) in cui si raccontava del suo impegno nelle zone di frontiera del Pakistan, delle scuole costruite e del suo “eroismo” (rapimenti, etc.). Un best seller, applaudito e che ha contribuito a far raccogliere alla sua associazione oltre USD 60 milioni (infatti adesso ne ha scritto un altro).


Gran parte delle storie sembrerebbero inventate e, cosa più grave, delle 141 scuole che dice di aver costruito solo poche funzionano e addirittura qualcuna non esiste. Esagerazioni e invenzioni, sembra; del resto è ciò che si legge in gran parte dei Bilanci Sociali delle aziende dell’industria dell’assistenza e, nel nostro piccolo, quanto abbiamo raccontato relativamente a CCS Italia. Mortenson, come altri (vedi Fernanda Contri), dice che i fatti documentati sono “distorti, parziali, minaccia querele”.


 Jon Krakauer ha però fornito tanta documentazione che ha indotto la controparte a una mezza ritirata. Lui, dopo tante voci su malefatte dell’Associazione, ha preso scarponi e zaino ed è partito per il Pamir (Baltistan). Lì è dicasa perché è un notissimo scalatore, autore, fra gli altri del libro-scandalo Aria Sottile, sulle tragiche (e vere) conseguenze dell’alpinismo commerciale sull’Everest.


Un pò protetto dall’establishment (lo stesso Obama ha donato oltre USD 100.000 e ha proposto Mortenson per il Nobel), il  Central Asia Institute (CIA)  era già sotto tiro per la mancanza di trasparenza, l’utilizzo personale dei fondi, la scarsezza di risultati.  Lo stesso Krakauer aveva donato oltre USD 75.000 ma, poi, ha voluto vederci chiaro.


Anche in questo caso le solite dichiarazioni, l’85% dei fondi raccolti finisce nei progetti (USD 4 milioni annui), ma ecco qui che, delle 141 scuole dichiarate costruite e funzionanti, almeno il 50% sono senza fondi, insegnanti e studenti. Nel suo viaggio, Krakauer, qualcuna neanche l’ha trovata. La scuola costruita per i nomadi Khirghizi (raccontata come un “impresa” nel  secondo libro di Mortenson) non ha mai funzionato, distante e non necessaria per la comunità.

venerdì 3 giugno 2011

Onlus. agevolazioni fiscali


Fonte: fiscoetributi
Le Onlus sono associazioni, comitati, fondazioni, società cooperative e altri enti di carattere privato che svolgono attività nei settori dell’assistenza sociale, socio-sanitaria e sanitaria, della beneficenza, dell’istruzione, della formazione e altri fini di utilità sociale. Gli enti pubblici non possono essere Onlus, che devono quindi avere carattere privato. Non possono essere Onlus le società commerciali diverse da quelle cooperative proprio perchè la finalità delle società commerciali é lucrativa. Non possono esserlo neanche le fondazioni bancarie, i partiti e i movimenti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni di datori di lavoro e di categoria. Alle Onlus si applica la disciplina relativa agli enti non commerciali.
Per le Onlus sono previste una serie di agevolazioni fiscali:
1. l’esclusione dalle imposte dirette (Irpeg) per le attività svolte nel perseguimento esclusivo di finalità di solidarietà sociale;
2. detraibilità dall’Irpef delle erogazioni liberali fino a 4 milioni a favore di Onlus e dei contributi fino a 2,5 milioni a favore di società di mutuo soccorso;
3. deducibilita’ dal reddito d’impresa delle erogazioni liberali (max 4 milioni e 2% del reddito d’impresa dichiarato), effettuate sia in denaro che in natura, a favore di Onlus;
4. Le Onlus non sono obbligate a emettere lo scontrino e neanche ricevuta per le operazioni riconducibili alle attività istituzionali;
5. Non é dovuta l’imposta di bollo, né l’eventuale tassa sulle concessioni governative sugli atti delle Onlus;
6. le successioni e donazioni i trasferimenti mortis causa e le donazioni a favore di Onlus sono esenti dall’imposta relativa;
7. gli immobili acquistati gratuitamente dalle Onlus non scontano l’Invim;
8. in caso di vendita di immobili o altri atti traslativi a favore di Onlus l’imposta é dovuta in somma fissa, l’immobile però deve essere destinato entro 2 anni ad essere utilizzato per le finalità istituzionali;
9. Se le Onlus organizzano spettacoli non devono pagare la relativa imposta.
L’elenco completo delle attività previste e degli altri requisiti necessari è contenuto nell’art. 10 del D.Lgs. 460/97.