venerdì 13 giugno 2014

Usmate: attenzione truffa! Falsi volontari chiedono soldi agli anziani

Di Lorenzo Giglio 
Fonte MBNews

L’associazione “Gruppo volontari dei Trasporti” di Usmate Velate è in allerta per i falsi volontari che si presentano a casa degli anziani per chiedere un contributo per un fantomatico nuovo mezzo di trasporto.
E’ allarme ad Usmate per una nuova truffa che vede, come spesso accade soprattutto in estate, anziani più o meno soli. Ad avvisare del pericolo  sull’home page del sito del comune sono i veri volontari dell’associazione che sono venuti a conoscenza di alcuni episodi spiacevoli: il falso socio del gruppo si presenta all’anziana chiedendo un aiuto economico per l’acquisto di un nuovo mezzo.
“I volontari precisano che in nessuna occasione l’associazione adotta  il sistema del “porta a porta” per chiedere sovvenzioni per le sue iniziative, ma che diversamente i fondi per l’acquisto degli automezzi viene effettuato mediante banchetti o iniziative pubbliche.”
Il consiglio è sempre quello di avvisare un familiare o direttamente le forze dell’ordine.

domenica 18 maggio 2014

Oboli volontari per associazione inesistente, due denunce

Fonte: TR NEWS

Chiedevano, per le vie di Otranto, donazioni per il sostegno e l’assistenza di soggetti affetti da discopatie multiple e disabilità. In realtà era una truffa: 2 denunce

OTRANTO- Si spacciavano per membri di un’associazione onlus e chiedevano, per le vie di Otranto, donazioni per il sostegno e l’assistenza di soggetti affetti da discopatie multiple e disabilità. Molti turisti avevano abboccato affidando ai due il loro denaro. La loro attività non è pero sfuggita agli agenti del commissariato di Otranto, che dopo le indagini hanno scoperto come si trattasse in realtà di due truffatori.

L’associazione ONLUS, con sede in provincia di Cosenza, era in realtà inesistente. A loro carico c’erano già diverse denunce. Tra l’altro riportati all’interno dell’opuscolo informativo, venivano “utilizzati” senza alcun assenzo dei diretti interessati, i dati e le foto dei malati.

L’accusa per i due è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Beneficenza con truffa a Otranto, cinque falsi volontari denunciati

Chiedevano ai turisti soldi per sostenere i disabili ma la struttura sanitaria e il medico citati nel volantino non ne sapevano niente.

Fonte: Repubblica

Distribuivano materiale relativo ad una associazione onlus con sede in provincia di Cosenza per il sostegno e l'assistenza a persone affette da discopatie multiple e disabilità e chiedevano un contributo in denaro. E' accaduto a Otranto dove due persone sono state individuate e fermate da agenti del commissariato in collaborazione con la polizia locale.

Gli agenti hanno avviato degli accertamenti per verificare se i due volontari dell'associazione, provenienti dalla provincia di Messina e di Matera, erano effettivamente autorizzati a chiedere denaro. E' stato accertato che il nome di una importante struttura sanitaria di Roma, che ha già presentato querela, e di un noto medico, sempre della capitale, riportati all'interno dell'opuscolo informativo, venivano utilizzati dalla associazione per convincere i passanti a effettuare la donazione volontaria senza alcun assenso dei diretti interessati.

I due volontari che distribuivano il materiale, entrambi con precedenti penali, più altri tre componenti del direttivo dell'associazione sono stati denunciati a piede libero con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Molti turisti presenti a Otranto hanno sostenuto l'iniziativa con una donazione di danaro

venerdì 25 aprile 2014

Guerra fra associazioni di volontari, la denuncia: «Ci rubate i malati»

di Marco Aldighieri
Fonte: Il Gazzettino

PADOVA - É scoppiata la "guerra" tra due associazioni di volontariato. Denunce, perquisizioni, sequestri e un’inchiesta aperta in Procura. Sono la Anvolt (Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori) e la neonata Avold (Associazione volontari a domicilio). La prima oltre a lamentare un nome troppo simile al suo, segnala che la nuova arrivata si è sistemata con la sede in via Chiesanuova a due passi dalla sede Anvolt.

Ma non è finita qui. La Anvolt accusa la Avold di averle rubato il "portafoglio" clienti. E già, perché la fidanzata del presidente della Avold per sedici anni ha lavorato alla Anvolt. Quindi, secondo l’associazione nazionale lotta contro i tumori, la donna avrebbe portato al suo amato e alla sua associazione tutti i nominativi degli ammalati che hanno bisogno di trasporto e di assistenza.
E così le indagini sono andate avanti condotte dai carabinieri della Compagnia di Padova. Gli uomini dell’Arma, circa un mese fa, hanno perquisito la sede della Avold di via Chiesanuova 148. I militari hanno sequestrato del materiale cartaceo, in particolare alcuni elenchi con i nominativi di clienti dell’associazione.

Le indagini non sono ancora concluse e i carabinieri stanno ancora scavando. É chiaro che la Anvolt sta riscontrando un danno di immagine ed economico nei suoi confronti. Dall’altra parte la Avold si difende affermando che loro non hanno mai rubato i clienti a nessuno. Inoltre, che prestano servizio soprattutto ad anziani, difficilmente a malati di tumore. Non solo, che tutti i loro clienti li hanno raccolti attraverso le pagine bianche e chiamando famiglia per famiglia. Insomma le due associazioni di volontariato con il nome quasi simile e con la sede a pochi metri di distanza, si lanciano accuse reciproche.