giovedì 9 giugno 2011

Terzo settore: muove business da 60 mld. difficili rapporti con mercato


Fonte: Asca

(ASCA) - Roma, 8 giu - Il terzo settore e il mondo cattolico contribuiscono al PIL italiano per il 5% e occupano in forma retribuita almeno 750.000 persone, con un giro d'affari di oltre 60 miliardi di euro, ma il rapporto con il mercato risente di profonde difficolta' di diverso genere. 
Da parte del mondo religioso e del non profit gli acquisti sono una funzione problematica; da parte delle aziende non si riesce a cogliere tutte le opportunita' offerte da un'area economico-sociale che potrebbe rappresentare un polmone significativo di business. 
E' quanto emerge da una ricerca commissionata da Sevicol (struttura che da quasi cinquant'anni e' al servizio del dialogo tra comunita', enti religiosi, servizi sociali e aziende) a Lexis Ricerche e Gruppo Arete', i cui primi risultati saranno resi noti a Roma nell'ambito di un convegno, il 14 giugno dal titolo: ''Mondo cattolico, terzo settore e comunita': il rapporto con il mercato in tempi di crisi economica''. 
Intervengono rappresentanti primari delle realta' cattoliche e non profit e istituzioni del mondo economico e politico. 
Terra' una relazione S.E. 
Cardinale Giovanni Battista Re, che celebrera' una Messa inaugurale. 
A fronte dei nuovi scenari sociali, Sevicol ha creato un osservatorio permanente che rendera' noti i primi risultati al convegno del 14, e un portale (www.sevicol.it) le cui finalita' saranno illustrate nel corso dei lavori. 
Nel 2010, gli investimenti lordi in marketing sociale in Italia sono stati pari a 198 milioni di euro, con una crescita del 3,3% rispetto al 2009. 
Per le aziende, quindi, essere presenti sul portale Sevicol rappresentera' una via preferenziale per restare in contatto con un settore che contribuisce senz'altro a muovere l'economia.

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