lunedì 7 marzo 2011

8 x 1000: sicuri di fare beneficenza?

di Francesca De Benedetti
Fonte: quellidellarosa.it


Su un’entrata di circa 1000 milioni di euro di disponibilità, solo 1/5 dell'8x1000 alla Chiesa cattolica - circa 200 milioni - viene destinato allo scopo pubblicizzato caritativo-assistenziale. Come mai allora fino a poco tempo fa le pubblicità della Chiesa erano incentrate proprio sull’aspetto caritativo?



Chi di noi non ha mai visto in tv uno spot per l’8×1000 alla Chiesa cattolica?
Pochi avranno avuto invece l’occasione di dare un’occhiata ai dati sul sostegno economico alla Chiesa cattolica e sull’utilizzo che ne viene fatto. Perciò voglio mettere a disposizione di tutti i dati (Fonte: Annale 2008 “Chiesa in Italia” de “Il Regno”) riferiti a tre annate, dal 2005 al 2007.
Stando ai numeri, un miliardo di euro (mille milioni di euro) è stato l’ammontare approssimativo annuo dell’8×1000 alla Chiesa cattolica. La quota di 8×1000 destinata direttamente a scopi assistenziali e caritativi è però marginale.

Il meccanismo è nato a metà ’80 sostituendo il sistema della “congrua” (http://it.wikipedia.org/wiki/Assegno_di_congrua) e i benefici a sostegno redditizio del clero, la cui remunerazione media lorda mensile è di circa 1.100 euro a testa (Remunerazione media lorda mensile 2005 1.084,5 2006 1.122,3 2007 1.146,54).
Su un’entrata di circa 1000 milioni di euro di disponibilità, solo 1/5 dell’8×1000 alla Chiesa cattolica – circa 200 milioni – viene destinato allo scopo pubblicizzato caritativo-assistenziale. Come mai allora fino a poco tempo fa le pubblicità della Chiesa erano incentrate proprio sull’aspetto caritativo? Un problema sollevato anche internamente dalla Caritas e a cui ha fatto seguito la scelta di mostrare preti che facevano la carità (visto che gran parte della quota è rivolta al loro sostentamento). Nonostante l’Assemblea dei vescovi abbia deciso di riorientare i contenuti, rimane comunque al centro degli spot l’elemento caritativo.
La destinazione dell’8×1000 veniva così distribuita nel 2005, 2006, 2007 (cifre in milioni di euro):
dati
Diversa è la scelta ad esempio della Chiesa valdese, che ha inteso rivolgere tutto il ricavato dall’8×1000 a scopo assistenziale, caritativo e in progetti per lo sviluppo. I dati su http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/2005/rendiconto2005.php
L’Italia è l’unico caso al mondo in cui la quota “non destinata” (cioè di chi non fa una scelta precisa su a chi destinare il suo 8×1000, e che raggiunge il 60% circa) viene distribuita in modo proporzionale (quindi, anche di questa quota, una buona fetta viene rivolta di fatto alla Chiesa cattolica).
Per approfondimenti http://www.uaar.it/laicita/otto_per_mille/

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