Secondo le indagini l'imprenditore avrebbe ottenuto dall'UE la somma di 500mila euro per favorire in città insediamenti industriali. L'amministratore delegato della ditta pesarese coinvolta è stato denunciato.
Fonte: Il Resto del Carlino
L'Aquila, 11 marzo 2011 - Primo arresto a L’Aquila nell’ambito della ricostruzione post-terremoto. I militari del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle dirette dal tenente colonnello Leonardo Matera, hanno arrestato oggi con l’accusa di tentata truffa, un imprenditore aquilano, C.S.
Secondo le indagini l’imprenditore avrebbe ottenuto dall’Unione europea la somma di 500mila euro per favorire in città nuovi insediamenti industriali. L’uomo avrebbe presentato documentazione falsa. L’arresto è scattato su disposizione del Gip del Tribunale dell’Aquila per il pericolo di reiterazione del reato da parte dell’imprenditore. Maggiori dettagli dell’operazione, che è ancora in corso, saranno forniti dagli investigatori nel pomeriggio.
L’arresto dell’uomo, ai domiciliari, è avvenuo su disposizone del gip del Tribunale del capoluogo, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del pm Roberta D’Avolio. L’indagato, che ha 39 anni, è di Pizzoli (L’Aquila) ma risiede a Ortona (Chieti). Il provvedimento cautelare giunge all’esito di indagini svolte dai Finanzieri in materia di indebite percezioni di finanziamenti pubblici destinati al sostegno della ripresa economica nelle aree del 'cratere sismico'.
All’imprenditore arrestato è stato contestato il reato continuato di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in concorso con altri. Nel mese di dicembre dello scorso anno, la Guardia di Finanza aveva denunciato all’Autorità Giudiziaria l’imprenditore tratto ora in arresto, in relazione ad un tentativo, individuato e sventato, di truffa per conseguire analoghi fondi per un ammontare di oltre 200.000 euro. Si ricorderà che i Finanzieri avevano scoperto che egli aveva richiesto l’erogazione dei contributi, utilizzando documentazione materialmente falsa per dissimulare l’esistenza ed operatività di due nuove realtà aziendali a L’Aquila, nei settori dell’informatica e della consulenza d’impresa.
Prestanome delle aziende risultò una ex ballerina di night, K.D. di 25 anni, di origine lituana, residente a Pescara. Le ulteriori indagini di polizia giudiziaria, finanziarie e contabili svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica Alfredo Rossini e del sostituto procuratore Roberta D’Avolio e supportate dal rinvenimento, nel corso di diverse perquisizioni, di documentazione compromettente, nonchè dalle dichiarazioni di diversi soggetti sentiti in atti, hanno rivelato che l’imprenditore arrestato aveva ideato e posto in essere almeno un altro, analogo, tentativo di percepire indebitamente tali fondi, ancora per un importo di 200.000 euro.
A fattor comune con la prima truffa sventata è stata riscontrata, ancora una volta, la falsità materiale della documentazione allegata all’istanza di ammissione al beneficio che avrebbe dovuto attestare gli investimenti necessari per avviare la nuova attività, nel territorio aquilano, di una società pesarese operante nel settore del noleggio di autovetture e veicoli commerciali. Della nuova impresa, tuttavia non è stata trovata traccia nella sede dichiarata.
L’amministratore della società pesarese, C.A. di 54 anni di Pesaro, è stato pertanto denunciato, a piede libero ed in concorso con l’arrestato, per lo stesso reato. La scoperta di questo ulteriore illecito tentativo di accedere ai finanziamenti erogati dall’Unione Europea, ha fatto sì che l’Autorità giudiziaria emettesse il provvedimento cautelare personale, in relazione al pericolo di reiterazione del reato ed inquinamento del quadro probatorio.
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